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Quando pensiamo al piacere sappiamo che le nostre fantasie giocano spesso un ruolo fondamentale.
Sia le fantasie che ci intrattengono durante la giornata, che quelle notturne, completamente inconsce. Una delle esperienze più intriganti, e ancora vagamente misteriose, è quella dei sogni erotici. Chi non ricorda le sudate nottate adolescenziali?! Quando, a causa degli smottamenti ormonali della pubertà, sogni erotici e orgasmi notturni erano abbastanza comuni - che noi ce ne accorgessimo, o meno.
La verità è che i sogni erotici, oltre ad essere molto più diffusi di quello che pensiamo, sono anche un indicatore del nostro benessere fisico e dell’attività del nostro desiderio.
Quello che forse non realizziamo è che questi sogni ci fanno compagnia anche una volta che l’adolescenza finisce… in realtà per buona parte della vita (e per fortuna!). Secondo dati pubblicati dal Kinsey Institute (University of Indiana, US), quasi il 40% della popolazione ha (o ha avuto) sogni erotici e il momento in cui sono percepiti con maggiore chiarezza è verso i 40/50 anni!
Sia chi ha un pene, che chi ha una vulva, è in grado di provare orgasmi durante il sonno, o comunque di godersi un sonno molto bagnato.
Il sogno erotico è senza dubbio uno degli alleati del desiderio e, nello specifico, uno stimolo “endogeno”. Endogeno in quanto si genera all’interno del nostro corpo. Normalmente durante la notte viviamo quattro fasi del sonno accompagnate da sogni: le così dette fasi REM, dall’Inglese “rapid eyes movements”. Questi sono i momenti del sonno in cui i sogni erotici vengono a intrattenerci.
Il sogno erotico può avere un contenuto sia implicitamente che esplicitamente erotico, a volte ce ne rendiamo chiaramente conto una volta svegl*, altre abbiamo solo la vaga sensazione di aver sognato qualcosa di stimolante.
In effetti, solitamente realizziamo che c’è stato un sogno erotico per la risposta del nostro corpo, che viene immediatamente acceso. Indipendentemente dal nostro set di genitali, in occasione di un sogno erotico proviamo una congestione genitale che può arrivare sino all’orgasmo!
La cosa straordinaria dei sogni erotici e dell’eccitazione che li accompagna è che tutto parte dal nostro cervello. Il che ci ricorda, se ce ne fosse bisogno, che la nostra principale zona erogena è localizzata ben più su del nostro ombelico!
L’altro dato meraviglioso è che i sogni erotici non hanno età! Per le donne in menopausa che seguono una terapia ormonale non è raro, dopo i 50 anni, iniziare ad avere sogni erotici più frequenti (probabilmente un effetto del testosterone assunto).
Una sessualità vivace è importante a tutte le età perché aiuta a tenere in forma i corpi cavernosi, le strutture vascolari specializzate che nella donna e nell’uomo consentono la risposta fisica genitale fino all’orgasmo. Il sogno erotico quindi ci permette di mantenere in attività i circuiti che coordinano la risposta fisica sessuale – il tutto grazie a quel fenomenale regista che è il nostro cervello.
Inoltre, al risveglio possiamo approfittare dello stato di piena eccitazione della nostra vulva o del nostro pene, masturbandoci. Se siamo con la/il partner possiamo coinvolgerl* nella nostra eccitazione, o magari aiutarl* a raggiungere il nostro stesso entusiasmante stato…
Il mistero resta però su come poter stimolare questi sogni.
Di certo a tal proposito non c’è nulla, solo qualche rimedio “casalingo” che varia da persona a persona. C’è chi crede che i sogni siano più frequenti in periodi di prolungata astinenza, chi pensa che il modo migliore per stimolarli sia concludere la giornata con racconti o film erotici, e chi (come noi) tutto sommato preferisce ci sia un piccolo alone di mistero.